sabato 9 aprile 2011

Lettera a Giulietto Chiesa di Luisa Foti

Caro Giulietto Chiesa,
sono una studentessa di giurisprudenza fuori sede, scrivo per un mensile per giovani, aspiro professionalmente a diventare una buona giornalista, ma umanamente ho tante altre aspirazioni e desideri tra cui quella di vivere, un giorno, in paese democratico nel vero senso che la parola democrazia significa e cioè governo del popolo e non “dittatura dei poteri forti” che veicolano l’informazione e l’opinione pubblica, dandoci una prospettiva distorta della società e l’illusione di essere tutti uguali.

Il 10 aprile anche io ho assistito alla proiezione di “Zero, inchiesta sull’11 settembre”. Non sono riuscita ad intervenire al dibattito ma solo a stringerle la mano per rinnovarle la mia stima. Avrei tanto voluto dire quello che penso e comunicare ai presenti le angosce che una ragazza di 23 anni prova nel vivere in una pseudo-democrazia, come l’Italia, paese letteralmente infestato da raccomandazioni, malavita e indifferenza. Purtroppo vivo in una società in cui la maggior parte dei miei coetanei dorme adagiata nella comoda realtà quotidiana senza porsi problemi; vivo in un tempo che rinnega gli ideali che nel ‘68 facevano muovere folle oceaniche di ragazzi che avevano voglia di lottare gratuitamente per idee pure come la giustizia sociale. Sono abbattuta per tutta questa indifferenza, ma non voglio tirarmi indietro, soprattutto di fronte ad un invito come il suo.

Spero davvero che il mio grido disperato di giustizia sociale non rimanga un mero sfogo senza eco e sono pronta a dare il mio contributo e cioè a “candidarmi” nella sua “lista” perché credo nel suo progetto!

“Qualcuno” scriveva che solo i sognatori riescono a fare cose concrete ed è per questo motivo che le scrivo e le confido i miei pensieri affinché anche io possa partecipare alla costruzione della “Città del Sole” dell’informazione.
Saluti,
Luisa Foti


Grazie Luisa,
abbiamo bisogno di questo spirito, che non è di rivincita ma che punta a ricostruire. Ci sono stati momenti peggiori di questo nella storia del nostro paese. Temo che verranno momenti assai duri nella storia del mondo. Occorrerà un vero esercito di persone capaci di pensare in termini di Bene Comune, cioè di democrazia. Bisogna preparare questo esercito di pace.
Cari saluti
Giulietto Chiesa