sabato 6 gennaio 2024

Le regole di ingaggio dei soldati israeliani e l'uccisione dei tre ostaggi

"Secondo un rapporto del 2022 del gruppo israeliano per i diritti umani Yesh Din, basato sui dati forniti dall'esercito per gli anni dal 2017 al 2021, solo il 20% delle 1.260 denunce dei palestinesi su presunti reati commessi da soldati israeliani sono state indagate; di queste, meno dell'1% ha portato a un'accusa penale".
Si parla anche di questo in un pezzo uscito il 4 gennaio 2024 per il New York Times a firma Robi Caryn Rabin, inviata da Gerusalemme, sulle violazione delle regole di ingaggio dell’IDF nel caso delle uccisioni – ma sarebbe meglio parlare di "esecuzioni" per le modalità in cui sono avvenute – dei tre ostaggi a Gaza.

Il fatto aveva scioccato l'opinione pubblica in quanto gli ostaggi erano stati uccisi nonostate si trovassero a petto nudo, a riprova di non portare armi, e sventolassero una bandiera bianca in segno di pace.

Le associazioni per i diritti umani dicono che le regole di ingaggio ci sono, il problema è che l’esercito non si adegua e questo episodio fa riflettere anche su come l'IDF si comporti nei confronti dei palestinesi. Ben prima della guerra a Gaza, infatti, le associazioni umanitarie avevano accusato l'esercito di non rispettare le regole nella Cisgiordania occupata e di non punire i soldati che le avevano violate.

La Rabin racconta anche di un episodio analogo avvenuto a novembre: un soldato aveva ucciso un avvocato israeliano, reputandolo un palestinese; come si evince da un video, l'avvocato, che si era prodigato di inseguire due palestinesi armati, si trovava a terra inerme mentre implorava il soldato di non sparare. Eppure il soldato aveva aperto il fuoco lo stesso.

In teoria, l'esercito ha le sue regole che si esprimono anche all'interno dello "Spirito dell'IDF", il libricino che tutti i soldati tengono in tasca, contentente i valori militari guida. Le regole però non venogno rispettate e, nella maggioranza dei casi, i soldati trasgressori non vengono perseguiti.

Anche Daniele Raineri ne aveva parlato in un pezzo pubblicato su Repubblica.it il giorno di Natale:
"È complicato capire che cosa succede sul campo nel settore nord della Striscia di Gaza  - scrive l'inviato di Repubblica - perché è un paesaggio di rovine dove soldati israeliani e uomini di Hamas combattono a volte negli stessi metri quadrati. Ma una sequenza di fatti e di testimonianze credibili fa pensare che alcuni cecchini israeliani in quella zona violino le regole di guerra, non facciano distinzioni fra combattenti e civili e quindi sparino anche contro i civili."