"Secondo un rapporto del 2022 del gruppo israeliano per i diritti umani Yesh Din, basato sui dati forniti dall'esercito per gli anni dal 2017 al 2021, solo il 20% delle 1.260 denunce dei palestinesi su presunti reati commessi da soldati israeliani sono state indagate; di queste, meno dell'1% ha portato a un'accusa penale".
Si parla anche di questo in un pezzo uscito il 4 gennaio 2024 per il New York Times a firma Robi Caryn Rabin, inviata da Gerusalemme, sulle violazione delle regole di ingaggio dell’IDF nel caso delle uccisioni – ma sarebbe meglio parlare di "esecuzioni" per le modalità in cui sono avvenute – dei tre ostaggi a Gaza.
Il fatto aveva scioccato l'opinione pubblica in quanto gli ostaggi erano stati uccisi nonostate si trovassero a petto nudo, a riprova di non portare armi, e sventolassero una bandiera bianca in segno di pace.
Le associazioni per i diritti umani dicono che le regole di ingaggio ci sono, il problema è che l’esercito non si adegua e questo episodio fa riflettere anche su come l'IDF si comporti nei confronti dei palestinesi. Ben prima della guerra a Gaza, infatti, le associazioni umanitarie avevano accusato l'esercito di non rispettare le regole nella Cisgiordania occupata e di non punire i soldati che le avevano violate.
In teoria, l'esercito ha le sue regole che si esprimono anche all'interno dello "Spirito dell'IDF", il libricino che tutti i soldati tengono in tasca, contentente i valori militari guida. Le regole però non venogno rispettate e, nella maggioranza dei casi, i soldati trasgressori non vengono perseguiti.
Ecco il link per leggere tutto il pezzo di Robi Caryn Rabin:
https://www.nytimes.com/2024/
"È complicato capire che cosa succede sul campo nel settore nord della Striscia di Gaza - scrive l'inviato di Repubblica - perché è un paesaggio di rovine dove soldati israeliani e uomini di Hamas combattono a volte negli stessi metri quadrati. Ma una sequenza di fatti e di testimonianze credibili fa pensare che alcuni cecchini israeliani in quella zona violino le regole di guerra, non facciano distinzioni fra combattenti e civili e quindi sparino anche contro i civili."