Nell'aula
bunker del carcere di Rebibbia, il 17 marzo scorso è stata sentita
la figlia di Horacio Campiglia, militante del movimento peronista dei
Montoneros. Sequestrato dal
battaglione 601 guidato da Roman in Brasile, Campiglia venne portato
in Argentina e detenuto presso il Pozzo
di Mayo. Secondo quanto si è appreso dalla deposizione della
donna, ci sarebbero due ipotesi ricostruttive circa la sorte
dell'attivista: in base alla prima, l'uomo sarebbe stato fucilato
proprio presso lo stesso luogo di detenzione oppure, secondo un'altra
versione, sarebbe stato gettato nel fiume Rio de la Plata. Dal Canada
in videoconferenza, hanno reso la loro testimonianza anche Edoardo
Corro e sua moglie Adriana Chamorro, entrambi detenuti nello stesso
luogo di Horacio Campiglia e, il 18 marzo, è stata poi chiamata a
testimoniare anche Erlinda Maria Vàsquez Santos, sequestrata
nell'aprile del 1978 e detenuta per quaranta giorni nello stesso
luogo di prigionia in cui vennero trattenuti illegalmente anche
Guillermo Sobrino e Aida Sanz. Le udienze riprenderanno il prossimo
15 aprile con le deposizioni di Jair Krischke e Luis Taub in
relazione alla scomparsa di Lorenzo Vinas, altro militante dei
montoneros.
Nessun commento:
Posta un commento