Il numero dei morti è cinque volte più alto di quello registrato nell’operazione del maggio 2021 quanto vennero uccise 28 persone
(su lastampa.it --> Rio de Janero contro i narcos. Il sindaco: “Non saremo ostaggio di criminali che seminano paura” - La Stampa)
A guardare dall’esterno sembra un set cinematografico, ma non è un film: è Rio de Janeiro il 28 ottobre 2025 nella più letale operazione contro i narcos nella storia del Brasile. La capitale è in stato di guerra: lo scrivono tutti i principali media brasiliani. Il bilancio è – per ora – di 138 morti, tra cui quattro agenti, in seguito all’operazione lanciata da Cláudio Castro – governatore dello Stato di Rio, appartenente al partito di di Bolsonaro – contro la principale fazione criminale della città, il Comando Vermelho, il Comando rosso, una delle più antiche e potenti organizzazioni criminali del paese nata alla fine anni ‘70.
Chiedendo il sostegno del governo federale brasiliano, Castro ha dichiarato che «si tratta di una operazione dello Stato contro i narcoterroristi». 2.500 sarebbero gli uomini dispiegati nei complessi di Alemão e Penha, dove vivono più di 280mila persone in decine di favelas con l’obiettivo di catturare i leader criminali e contenere l'espansione territoriale del comando narcos.
Intanto, Edgar Alves Andrade, detto Doca da Penha, leader del Comando Vermelho contro cui pendono decine di mandati di cattura per oltre cento omicidi, continua a essere latitante. La guerriglia è stata portata avanti dalle migliaia di affiliati al gruppo che controllano la gran parte delle favelas: i narcos hanno bloccato le superstrade e gli accessi principali nella zona nord e nella zona sud-ovest della città, mandando in tilt la mobilità in tutto il comune, con autobus dati alle fiamme e negozi obbligati ad abbassare le saracinesche per bloccare la attività commerciali; sospese anche le attività degli ospedali e i voli.
È l’apocalisse in una delle giornate più nere del Brasile. Rio De Janeiro è completamente paralizzata: dopo una riunione d’emergenza al Palazzo del Planalto, i ministri Rui Costa (Casa Civil), Ricardo Lewandowski (Giustizia e Sicurezza) arriveranno nella capitale.
Il sindaco Eduardo Paes ha tranquillizzato gli abitanti dichiarando che Rio «non sarà ostaggio di criminali che vogliono seminare la paura per le strade». Le autorità affermano che «la situazione è sotto controllo», ma il livello di sicurezza resterà attivo ancora per ore.
Nessun commento:
Posta un commento